INTRODUZION
1. La legge e il diritto: ieri, oggi, domani
L'antropologia giuridica, nei suoi studi dedicati al diritto consuetudinario delle societa primitive, ha introdotto una serie di criteri generali, assai preziosi, che permettono l'individuazione di particolari caratteristiche in ordine alio sviluppo del diritto arcaico.
Ma negli studi antropologici il concetto di lt;deggegt;gt; viene ricondotto esclusivamente a quello di «divieto», venendo cosi inadeguatamente equiparato al «tabu» primitive. Infatti, mentre l'antropologia giuridica si occupa dello studio del costume e del diritto consuetudinario, lasciando di regola ai margini lo studio della genesi della legge, proprio il concetto di «legge» costituisce, per la scienza giuridica europea occidentale uno degli elementi fondamentali del diritto.- Rassegna storiograflca
Nei presente lavoro vengono utilizzati e analizzati gii studi dei romanisti occidentali piu noti, vissuti nei periodo che va dal XVI al XXI secolo, relativi tanto alia storia del diritto romano arcaico in generale, quanto alle fonti giuridiche piu importanti, come le leges regiae e le leggi delle XII Tavole.
Lo studio delle leges regiae e delle leggi delle XII Tavole comincid nell'Europa del XVI ?colo ad opera di D. Gothofredus e F. Baldiunus. Seguirono nei XIX secolo gii studi di E. Xaverius Carolus Lelievre, L. Valeriani, nonche quelli di H.E. Dirksen e M. Voigt.
Ma il fondamento dello studio scientifico della storia del diritto romano pubblico fu posto da Th. Mommsen, secondo il quale la magistratura romana stessa nacque sulla base dell'attivita dei sacerdoti, per cui si riferiva alia Roma arcaica come alP«impero dei sacerdoti». Degni di nota sono altresi gii studi di diritto pubblico romano di G. Nocera, la «Storia della costituzione romana» di
- De Martino, la «Storia del diritto romano» di M. Bretone, gii studi sull' evoliizione di Roma dalla tribii alio stato di L. Capogrossi Colognesi, il «Profile
di storia costituzionale romana» di S. Tondo. Dei poteri e delle leggi dei re si sono occupati P. De Francisci, S. Tondo, L. Fascione; del potere del senate in epoca regia e repubblicana A. Biscardi, V. Mannino, M. Bonnefond-Coudry; studi sui concetto del populus, dei poteri del popolo e del loro collegamento con і diversi aspetti del diritto romano arcaico sono stati condotti da P. Catalano,
- Lobrano, A. Vinas.
И periodo piu importante della storia del diritto romano arcaico, quello delle XII Tavole, ё stato analizzato da A. Watson, O. Behrends, J. Delz, O. Diliberto, M. Zabtocka. Parimenti interessante ё la nuova edizione di M.H. Crawford, «Roman Statutes», in cui viene riportato il testo delle XII Tavole corredato da una signiiicativa introduzione e da un ampio commento scientiiico. Va poi sottolineata l'importanza dell'opera collettiva «Le Dodici Tavole. Dai Decemviri agli Umanisti», a cura di M. Humbert. Gran parte degli articoli di questo volume ё dedicata in particolare al problema del diritto pubblico e sacro nelle XII Tavole. Sono da segnalare inoltre і lavori di P.Voci, F. Sini, P. Santoro, R Fieri,
- Santalucia, A. Mastrocinque sui sistema arcaico del diritto sacro e criminale. Infine G. Nicosia, in un suo articolo intitolato «Agere lege», si occupa del significato originario del termine lex.
E' opportuno soffermarsi sugli studi della storiograiia russa in ordine ai problemi delle leges regiae e delle leggi delle XII Tavole, e al ruolo degli organi del potere giudiziario e legislativo dello Stato.
Tra le opere generali sulla storia del diritto romano sono esaminati і manuali di N. Bogolepov, I. Pokrovskij e V. Khvostov.
II piu importante tra і lavori di carattere monografico ё quello di B. Nikolskij, sulla storia della formazione del corpus normative e sui sistema delle leggi delle XII Tavole.
Lo studioso fornisce un'analisi approfondita dei diversi frammenti delle XII Tavole, sostenendo, in particolare, che і Romani non avrebbero subito inilussi greci, nella loro redazione, ma si sarebbero basati su norme preesistenti, risalenti al periodo regio e alia prima eta repubblicana. La storia delle istituzioni dello Stato nel periodo arcaico ё contenuta nell'opera fondamentale di I. Netusil. Nei lavori di D. Азагеу1ё e di E. Kagarov ё esaminato il problema della natura del potere regio. Grande importanza riveste ancora lo studio delle fonti nell'opera di V. Modestov.Un'opera fondamentale sui diritto sacro di Roma antica ё lo studio di I. Berdnikov. Egli si sofferma, in particolare, sulla natura del giuramento sacro che accompagna l'adozione di una legge, сюё sulla sanzione sacer esto. Secondo lo studioso le basi del sistema di diritto sacro furono gettate gia dal ius Papirianum, fondato sui testi dei libri pontificali, nonche sulle leggi delle XII Tavole.
Tra le opere storiche del XX secolo, un'attenzione speciale va prestata agli studi di E. Stajerman, I. Majak, V. Dementieva, V. Tokmakov, A. Smorckov,
- Saveliev, V. Grabar'.
3. II problems dell'autenticita delle fonti
II problema delle ricerche sul diritto romano arcaico ё strettamente collegato con la questione dell’attendibilita delle fonti, la maggior parte delle quail non ё anteriore al I sec. a.C. Tra queste ricordiamo innanzitutto Livio, Dionigi di Alicarnasso, Varrone e Cicerone. Questi autori spesso fanno riferimento alle leges regiae, alle leggi delle XII Tavole, ai decreta dei pontefici, ai libri degli auguri etc. Se si pensa che durante il I sec. a.C. tutte queste norme erano ancora consultabili, che fin da ragazzi і Romani imparavano molte norme a memoria, che in questo periodo circolavano decine di commenti a tutto il ius civile, e trattati su diverse branche del diritto romano, se ne puo trarre la conclusione che in tale societa la falsificazione diretta delle fonti era quasi impossibile e quindi il livello di autenticita delle informazioni fornite dagli autori del I sec.
a.C. era abbastanza alto.Per quanto riguarda l’informazione degli autori dal I al V sec. d.C., in particolare in relazione agli storici, vl ё da notare che le fonti principali, erano le stesse utilizzate dagli autori del I sec. a.C.; ma, piu tardi, si svlluppo quello che si puo chiamare il metodo scientiilco della ricerca, сЮё il sistema di rinvlare alia fonte dell’informazione, indicando il nome dell’autore, il titolo dell’ opera e il numero del llbro citato. In questo periodo circolavano numerosi commenti di giuristi alle leggi delle XII Tavole.
E importante notare come nel II sec. d.C. il giurista Pomponio, nel suo famoso Enchiridion, rende note le fonti arcaiche ancora esistenti al suo tempo. Anche le fonti della tarda antichita erano fondate sulla conoscenza diretta del diritto romano arcaico e pertanto possono essere utilizzate con una certa sicurezza per ricostruire le tappe fondamentali dell'evoluzione deffordinamento giuridico romano.